Fernanda Pivano. Genitore.

Vorrei salutare oggi, nel giorno della sua morte, avendo imperdonabilmente dimenticato di farlo un mese fa, nel giorno della sua nascita, la persona alla quale devo la gioia di leggere, Fernanda Pivano.
E' vissuta tanto e di un moto perfetto, di una passione perfetta, di un amore perfetto e di un vigore perfetto.
E' per me un genitore letterario, m'ha insegnato, trasmesso e, col coraggio di chi per liberta va in prigione, regalato, i libri che spingono a leggere, a non smettere, a tenere gli occhi aperti e il cuore pronto.
Jack Kerouac e la beat generation, Allen Ginsberg, Ernst Hamingway, Antologia di spoon river, Masters e Whitman in traduzioni, prefazioni, conoscenza.
Torino, a scuola con Primo Levi, allieva di Cesare Pavese, amica di Fabrizio De Andrè.
E poi Faulkner, Fitzgerarld, tutti i miei libri e molti di più.
Esistono milioni di sue foto col mondo letterario del '900, della musica e dell'arte, una biografia importante e una vita che vale un'enciclopedia.
Ai suoi lavori Il tè tostato dedicherà in ottobre la settimana tematica.
Oggi solo il ricordo di studiosa che viveva i suoi studi, magari non un poeta, ma qualcuno che sapeva riconoscere la poesia.
Maestra di libertà.




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