A casa con Holden. (Mille libri, un solo libro).

Di libri sono piene le librerie, le biblioteche, le scuole, le case editrici, gli scaffali dei lettori, i mercatini, il macero e le cantine. Le parole da leggere, da conoscere e, in alcuni casi, da sapere a memoria, sono tante, tantissime e inseguire la letteratura non serve a molto, vincerà sempre lei.  
È più bella, più grande e più densa di ogni possibilità. Spesso capita che, davanti alle novità in vetrina o ai classici infilati là dove tutti dovremmo avere la sicurezza di saperci muovere, nella cultura che ha insegnato la scuola, si pensi che sia una lotta alla voracità, una sfida con la conoscenza, una maratona delle mille mila pagine e sono giorni di lettura arrabbiata. Poi invece, ci sono quei giorni bellissimi e tranquilli, in cui non serve altro che uno di quei quattro o cinque titoli che salveremmo dall'incendio di casa nostra.
"Il giovane Holden", lo salvo dall'incendio e non solo, lo trasloco da casa mia all'università, dalla casa fuori sede numero uno alla numero due e alla numero tre, me lo porto in Erasmus nel 2001 e lo rileggo tutti i giorni per sei mesi, lo tengo vicino alla pancia mentre divento madre e lo infilo nella valigia pronta dal settimo mese, lo sposto nella ricerca di un luogo da adulta dove non inciampare sempre su me stessa, lo riporto a casa mia perché in realtà quello è il suo posto e ne compro un altro, col prezzo in euro stavolta, e lo leggo perché è nuovo, lo abbraccio e lo apro a caso.
Davanti alla Letteratura del mondo, c'è il libro dell'anima e rimette a posto il rapporto frustrante col mare irraggiungibile di ciò che si dovrebbe leggere, con la bulimia di ciò che si vorrebbe conoscere e riporta un lettore alla sua umanità, lo riprende con sé e, nel mio caso, fa venire voglia di ballare a casa.

"...ma io con Phoebe non ballo mai in pubblico né niente. Lo facciamo solo a casa, per scherzo. 
E con lei è diverso ad ogni modo, perché sa ballare. Ti segue in tutto quello che fai. Se la tieni ben stretta, voglio dire, perché così non conta se hai le gambe tanto più lunghe delle sue. 
Lei ti viene dietro."

Il giovane Holden, J.D. Salinger.

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