La morte di Virginia. Leonard Woolf

La morte di Virginia. Leonard Woolf.
Lindau.
La mia copia.
"La morte di Virginia" pubblicato da lindau è un estratto della autobiografia di Leonard Woolf, esattamente il capitolo in cui si chiariscono quali siano state le condizioni sociali inglesi e internazionali, quelle famigliari dei Woolf e mentali di Virginia, quando il 28 marzo 1941 si gettò nel fiume.
Leonard Woolf inizia il suo racconto dal 1939, con un parallelismo tra lo stato d'animo diffuso in Europa allora, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale "la percezione della feroce crudeltà nazista e dell'inevitabilità della guerra si diffuse solo poco a poco, ma ricordo anche alcuni momenti d terrificante consapevolezza", e nel 1914 quando "la Grande Guerra si era abbattuta [...] sulla nostra generazione e per la verità su tutte le generazioni europee, come un fulmine a ciel sereno". Leonard esamina i sentimenti generali e pian piano scende in quelli particolari suoi e di sua moglie, Virginia Woolf. Quando le bombe naziste arrivano a Londra, Leonard e Virginia sono in campagna già da tempo, le loro apparizioni in città saranno brevi, finché rimesse soltanto al marito che si troverà costretto a trasferire gli uffici della sua casa editrice. Leonard racconta l'anno e mezzo che conduce al marzo del '41 scandendo il tempo attraverso gli avvenimenti politici inglesi ed europei e attraverso il lavoro di Virginia. Lei appare una donna quasi completamente chiusa nella sua attività letteraria, e Leonard un uomo pieno di amore che la sostiene, le concede tempo e spazio, legge e osserva i suoi scritti, ne dà opinioni critiche, esalta i suoi punti di forza e appare innamorato dell'immaginazione di Virginia e del ruolo fondamentale che aveva nella sua narrativa. Leonard accompagna se stesso, il lettore e sua moglie verso una fine che se inizialmente sembra lontana, andando avanti appare prevedibile. La preoccupazione del marito cresce nella seconda parte dello scritto, si addensa di pagina in pagina così come la depressione di Virginia; prima poco alla volta, poi un respiro profondo la ingoia e la lascia scomparire. La descrizione della loro vita insieme: le passeggiate, i confronti sui libri, le loro case, gli amici e la società letteraria dell'epoca, l'amore evidente di lui e il diverso modo di manifestarlo di lei, quasi come un bisogno, rassicurata dalla sintonia e dall'impegno tenerissimo del marito nello starle sempre e comunque accanto, l'orgoglio di Virginia e la pacata fermezza di Leonard. 
Questo piccolo libro pubblicato da Lindau è denso di umanità e sentimenti, consente poi di leggere i diari di Virginia con altri occhi e di comprendere di più della complessità di una donna sofferente e geniale e di quell'uomo solido nell'amore, nel suo lavoro al servizio della letteratura, e netto nelle sue posizioni etiche, morali e politiche. 
Da questo libro il proposito di leggere l'intera autobiografia di Leonard Woolf. 

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