Il cavaliere Panciaterra. Gilles Bachelet

Il cavaliere Panciaterra. Gilles Bachelet.
Il Castoro. La mia copia.
Babbo Natale prima di lasciare il sacco con i doni per il mio bambino è stato a Più libri più liberi, dove ha passato molto tempo agli stand degli editori per ragazzi e fatto abbondante scorta. 
Il Castoro era in fiera con un bel po' di libri golosi per grandi e piccini, e "Il cavaliere Panciaterra" di Gilles Bachelet era uno di questi. 
Come sempre gli albi che arrivano in casa mia, prima di essere recensiti, passano per le Forche Caudine di un cinquenne che sa cosa vuole e ha un'idea coerente di come deve essere un libro per piacergli. Niente impostazione didascalica, niente immagini che non raccontano ciò che c'è scritto accanto, niente sensi di colpa ottocenteschi e latenti, una lingua che stimi le sue capacità intellettive, comprensibile, ma precisa e che aggiunga nuovi vocaboli, se no "hai visto mamma parlano ai bambini piccoli", e un po' d'avventura perché qui c'è tutto il mondo da cavalcare e ci vogliono vicende ispiranti. "Il cavaliere Panciaterra" ha preso 10 in pagella: la storia del lumacone che si sveglia ogni mattina per andare a fare la guerra, ma arriva in ritardo perché prima si concede alle cose belle della sua vita, la colazione, il bagno, l'allenamento, gli scacchi e la corrispondenza, la famiglia, infine raggiunge il campo di battaglia, però ormai è ora di pranzo e allora perché non fare un pic nic tutti insieme e poi riposare sul prato. Così arriva la sera, e i comandanti dei due schieramenti si stringono la mano e rimandano la guerra a domani, un nuovo giorno in cui il cavaliere Panciaterra vorrà prima dedicarsi a ciò che lo rende felice. 
La scelta di un personaggio-lumaca ha divertito molto il cinquenne dalle idee chiare, seppure ha voluto sapere se fosse proprio una lumaca o una limaccia con l'armatura, e proprio l'armatura e la cura per i dettagli nelle illustrazioni ci ha consentito di ampliare e interpretare la lettura con la descrizione degli ambienti, l'osservazione di ciò che abbiamo anche noi in casa, e anche ciò che ci sarebbe potuto essere, ma non si vede. Il messaggio è chiaro, ma merita comunque di essere spiegato perché integra la bellezza della vita con l'inutilità della guerra, scegliere di stringere la mano al nemico. Ogni tanto il cinquenne ci torna su col pensiero e chiede "quindi la guerra con la faranno mai?". Perché non è facile creare in un maschietto l'aspettativa della battaglia e poi spiegare che non serve farla, e non perché ami lo scontro o voglia fare del male, ma perché molti giochi prevedono astronavi, missili, spade laser, fisicità e missioni su sommergibili alla volta di una qualche conquista, e raccontare che la vera conquista è il proprio tempo è come un canto alla pace.

Titolo: Il cavaliere Panciaterra
Autore: Gilles Bachelet
Illustrazioni: Gilles Bachelet
Editore: Il Castoro
Collana: Giralangolo
Prezzo: 15,00 Euro
Età consigliata: 4-5 anni (secondo me va bene anche per più grandi, direi fino a 100 anni almeno, perché il concetto di pace non lo capiscono già molti adulti e il linguaggio è elevato).

Commenti

Post più popolari